Ripensare la Cultura Organizzativa per un Futuro Alchemico

Ripensare la Cultura Organizzativa per un Futuro Alchemico

La cultura organizzativa non è un mero slogan da appendere in sala riunioni o una mission patinata da mostrare sul sito web. È il sistema invisibile che plasma le interazioni, le decisioni e persino l’umore quotidiano di un’azienda. Nell’esperienza reale, molte organizzazioni – pubbliche e private – si trovano a lottare con relazioni complicate tra dipendenti e dirigenti, tra gli stessi dirigenti o figure apicali, comunicazioni inefficaci, dinamiche di potere rigide e leadership altalenanti. Il tutto accompagnato dalla scarsa consapevolezza dell’impatto che queste dinamiche hanno sul successo dell’organizzazione.

Ma, come in un laboratorio alchemico, queste difficoltà possono diventare la materia prima per una trasformazione radicale. Piuttosto che rassegnarci, possiamo ripensare l’organizzazione trasformando ogni tensione in un’opportunità. I principi alla base di una cultura viva si trovano nell’arte del continuo apprendimento e nella capacità di dare visibilità alle dinamiche relazionali invisibili. Oggi, oltre a ripensare l’efficienza interna, c’è l’imperativo di abbracciare una responsabilità sociale autentica, che integri nel proprio DNA non solo il profitto, ma anche il benessere dei dipendenti e della comunità.

Dalla progettazione al codesign: passi verso l’innovazione e l’impatto

Gabriella Delfino - Facilitare e co-progettare il cambiamento

Il co-design coinvolge attivamente le parti interessate nella creazione di soluzioni per bisogni specifici, differenziandosi dalla progettazione classica “confezionata” a “desktop” senza contatto con i destinatari, utenti, fruitori interessati. La facilitazione gioca un ruolo chiave nel guidare questi processi, creando un ambiente di lavoro inclusivo.

Il co-design garantisce la partecipazione attiva e la generazione di soluzioni mirate e sostenibili. Vengono esplorati vari campi di applicazione, metodologie e strumenti pratici.